Bernardo Bertolucci – Stati d’Animo
La solitudine può essere una tremenda condanna o una meravigliosa conquista.
La solitudine può essere una tremenda condanna o una meravigliosa conquista.
Non sono più randagia. Non punto più agli occhi, di faccia, di petto. Ho sbranato con le fauci spalancate, gli artigli acuminati, graffiato con la mia stessa pelle squamata, ora, l’ho cambiata, come un serpente, a sangue freddo, misto a caldo, misto a stanchezza. Mi hanno trapiantato il cuore di un animale, ma adesso, sono letargica. Sono rimasta di schiena, erotica e silente, curva di cuoio rosato e seducente.
La libertà non è un luogo ma è ogni luogo, non ha confini ma è l’infinito. La libertà è un bene soggettivo, prezioso, e bisogna viverlo solo con chi come te ama la libertà.
A lei capitava spesso di passeggiare per le strade e non di “vederle” soltanto le persone, ma di soffermarsi a guardarle. E capitava di ritrovare in loro un po’ della sua timidezza, persone con sorrisi finti, che lei aveva imparato a riconoscere, lei lo sapeva, perché erano uguali ai suoi, bastava soffermarsi a guardare i loro occhi spenti, vuoti per capirlo. Allora aspettava di incrociare il loro sguardo per salutarle con un sorriso, ma uno di quelli veri però, come per dire “ho guardato i tuoi occhi, riconosco quel vuoto. Anche se non so cosa ti stia succedendo, ne uscirai”. Anche se non le aveva mai viste o conosciute e mai le avrebbe più incontrate. Perché lei sapeva cosa significasse la mancanza di un sorriso e nessuno che sapesse leggere i suoi occhi.
Più le persone si reputano oneste, più predicano onestà e più sono disoneste
Nonostante i miei tentativi di evadere, riconosco e mi rivedo sempre nel mio mondo, sono per sempre dannata a restare intrappolata in questo mio mondo, fatto di falso perbenismo, e vanità illusorie; dove tutto sembra dovuto. Non so perché tra me e il mondo esterno, quello vero, quello vivo, dove la gente lotta per conquistarsi non solo il pane, ma anche un semplice spazio in questa nostra società, le cose non funzionano mai, in nessun modo, è un tormento continuo; persone con cui avrei potuto interagire, cercare di avere un rapporto diverso, e con le quali, invece, per qualche ragione non va mai bene, sarà a causa delle circostanze, o forse perché cambiamo noi, giorno, per giorno, oppure perché, intraprendiamo delle strade diverse, che ci portano inesorabilmente a separarci gli uni dagli altri.
A volte provoca più emozioni uno sguardo, che cento carezze.