Bernardo Panzeca – Angelo
Anche le stelle in realtà hanno un numero di cellulare. Sul mio per esempio sono memorizzate sotto il nome di mamma.
Anche le stelle in realtà hanno un numero di cellulare. Sul mio per esempio sono memorizzate sotto il nome di mamma.
Ho dormito sempre dentro i vicoli, sdraiata su un cartone, ma un giorno da lassù….
Ti mandai un angelo, affinché ti proteggesse, e vegliasse su di te. Poco tempo dopo che ti mandai un angelo, egli tornò da me. Io gli chiesi perche non fosse da te e mi rispose: “un angelo un a bisogno di un altro angelo”.
C’è un angelo che viene dal paradiso, e per caso ha conosciuto un mortale al quale ha concesso le sue ali, preziose, belle, ali che solo quell’angelo poteva avere… quest’angelo un giorno decise che non sarebbe più tornato in paradiso, perché aveva conosciuto la felicità. Un brutto giorno la felicità svanì e si trasformò in sofferenza, perché il mortale andò lontano. L’angelo però non si dispera, perché spera che un giorno se pur lontano il mortale torni e insieme di nuovo, potranno volare con le ali e riassaporare la felicità… il mortale tornerà perché l’angelo gli ha concesso la cosa più pura e preziosa… fidandosi e amandolo.
Dal momento della nascita l’uomo beneficia dell’assistenza di un angelo.
Spesso mi dicono: tu sei un angelo, ed io sorridendo rispondo, si un angelo senza ali, caduto sulla terra per riprendere le mi ali spezzata! Mi guardano e sorridono, ed anche io sorrido e di riscontro dico: noi siamo tutti angeli, angeli caduti sulla terra e siamo qui per riprendere le nostre ali perdute!
Il tempo è l’angelo dell’uomo.