Bibbia – Libri
Ed ecco una voce dai cieli esclamare: “Questo è il mio figliuolo, il diletto in cui mi compiaccio”.
Ed ecco una voce dai cieli esclamare: “Questo è il mio figliuolo, il diletto in cui mi compiaccio”.
Si ma di prigione si esce, e quando si esce di prigione, e si porta il nome di Edmondo Dantès, uno si vendica.
L’essere è sé. Ciò significa che non è né attività né passività. Non si può tuttavia dirlo “immanente a se stesso”, perché l’immanenza è sempre un rapporto a se stesso. Ma l’essere non è rapporto a se stesso, è invece se stesso. Riassumeremo tutto questo dicendo che l’essere è in sé.Che l’essere sia in sé significa che esso non rinvia a sé, come fa la coscienza di sé: questo sé esso lo è. In realtà, l’essere è opaco a se stesso e lo è perché è pieno di se stesso. È ciò che diremo meglio affermando che l’essere è ciò che è.L’essere è, l’essere è in sé, l’essere è ciò che è. Ecco i tre caratteri che l’esame provvisorio del fenomeno d’essere ci permette di attribuire all’essere del fenomeno.
Entrare nella trama di un libro è come entrare in un sentiero in penombra illuminato dalla luce della fantasia.
C’erano in lei l’eccitamento e la rapidità di ragionamento che negli uomini compaiono prima della battaglia, di una lotta, nei momenti pericolosi e decisivi della vita, i momenti in cui l’uomo dimostra una volta per sempre il proprio valore e che tutto il suo passato non è stato vano, ma una preparazione a questi momenti.
L’inequivocabile, anche se spesso debilitante, piacere associato al bere un fiume di birra viene sostituito dal più sottile brivido di piacere prodotto da un paio di bicchieri di buon vino. L’eccitante piacere di fare sesso con persone che si conoscono a malapena viene sostituito da quello più raffinato di una relazione “seria” che, in termini di attività sessuale, praticamente rasenta il rapporto fraterno. Il desiderio di “bruciare, bruciare, bruciare come favolosi fuochi artificiali color giallo che esplodono come ragni traverso le stelle”, per dirla con Kerovac, è sostituito dal sofisticato calore che dà l’osservare i propri figli piccoli sbavare o balbettare qualcosa, che potrebbe essere o non essere la loro prima parola.
Ecco, vedi, forse sono io che ultimamente sono un po’ confusosul concetto di democrazia, ma non so più cosa vuol dire.Letteralmente vuol dire “potere al popolo”, no? Ma il problemaè questo: quale popolo? Cos’è il popolo? E come può il popoloavere potere se è diviso? Se il popolo fosse unito e non esistessero diverse idee politiche e religiose, allora forse, sarebbe in grado di detenere il potere.