Boris Pasternak – Vita
Perdere la fanciullezza è perdere tutto. È dubitare. È vedere le cose attraverso la nebbia fuorviante dei pregiudizi e dello scetticismo.
Perdere la fanciullezza è perdere tutto. È dubitare. È vedere le cose attraverso la nebbia fuorviante dei pregiudizi e dello scetticismo.
Vivi la vita come il mare in tempesta, senza schemi, sempre controvento.
Ho imparato a farmi visita, per non restare solo.
Chi esce fuori dalla mia vita è perché non ha avuto le palle per restarci, ho un carattere difficile è vero, ma per chi mi sa prendere io do anche l’anima.
Ricominciare non è mai una cosa facile, anzi spesso è una delle più difficili. A cadere si fa presto, basta inciampare in una persona sbagliata, in un amore finito, in parole che illudono e in falsi giochini di gente finta ed ipocrita. Solo chi è caduto in queste trappole sa quanto costi raccogliere i cocci e tornare a vivere smettendo finalmente di sopravvivere.
Io amo tutti coloro che cadono come gocce grevi dalla nube oscura che sta sopra gli uomini; essi annunziano che viene la folgore e periscono come annunziatori. Ecco io sono una goccia greve della nube ed un annunziatore della folgore. Ma questa folgore si chiama superuomo!
Spesso le domande stupide hanno risposte intelligenti.