Burrhus Frederic Skinner – Tempi Moderni
La vera domanda non è se le macchine pensano ma se lo fanno gli uomini. Il mistero che circonda una macchina pensante circonda anche un uomo pensante.
La vera domanda non è se le macchine pensano ma se lo fanno gli uomini. Il mistero che circonda una macchina pensante circonda anche un uomo pensante.
Siamo figli di un passato che non ci appartiene.
Il vero pericolo, nelle città moderne, è sentirsi sconosciuti persino a se stessi.
Hanno sempre cercato di metterci in riga, con la grafica degli smartphone sono riusciti a metterci in colonna.
Non ti ci abitui mai a questa nuova era che vive eccessivamente di finto protagonismo, ma che alla fine interpreta male persino se stessa. Troppi attori reclamano la folla, pochi ne sono degni davvero.
I buoni magistrati, le forze dell’ordine, combattono contro i delinquenti. Li sentiamo lamentarsi della scarsità dei mezzi, ma mai del loro ruolo. I dipendenti di Equitalia forse non potendosi lamentare della mancanza di mezzi si lamentano del ruolo.
Quando il Moderno si presenta come “il nuovo” assoluto, in verità è già decrepito.