Burrhus Frederic Skinner – Tempi Moderni
La vera domanda non è se le macchine pensano ma se lo fanno gli uomini. Il mistero che circonda una macchina pensante circonda anche un uomo pensante.
La vera domanda non è se le macchine pensano ma se lo fanno gli uomini. Il mistero che circonda una macchina pensante circonda anche un uomo pensante.
L’epoca odierna può essere considerata una delle più aride culturalmente, un’epoca che appare interamente dominata dal consumismo, dalla superficialità e dal commercio del piacere.
Viviamo in un’epoca fatta di poche certezze, tanti sogni, poca convinzione e molta arroganza. Non esistono più scintille dalle quali scatenare i sacri fuochi del cambiamento collettivo.
Il futuro è nelle immagini.
L’emozione della prima volta all’iscrizione su Facebook: tutto nuovo, tutto così elettrizzante. La novità si sa rende l’uomo ladro, ma purtroppo non è mancata la delusione dietro l’angolo: tutte queste maschere, tutta questa falsità, l’arrivismo e il cinismo del protagonismo, essere qualcuno conta più dell’essere vero, un mondo assurdo, un mondo che non fa per me.
La televisione è un invenzione che vi permette di farvi divertire nel vostro soggiorno da gente che non vorreste mai avere in casa.
Ma che società è questa dove nessuno sa più essere fedele, dove si grida amore a tutti, dove l’amore non è un dono prezioso ma un regalino da dare a più persone. Troppo facile avere chi ci soddisfa il corpo, chi la mente e chi sta al nostro fianco, io questo non lo chiamo amore, ma solo egoismo e ipocrisia.