Carl Gustav Jung – Frasi Sagge
Il vino della giovinezza a volte non diventa chiaro con il passare del tempo, ma torbido.
Il vino della giovinezza a volte non diventa chiaro con il passare del tempo, ma torbido.
Non sarò mai lo spettatore che guarda la vita altrui, sarò sempre il regista della mia.
Di grossi guai è la credulità. Spesso non dovremmo neppure prestare ascolto, perché in certi casi è meglio essere ingannati che diffidenti. Sgombriamo l’animo nostro da sospetti e congetture, stimoli assai ingannevoli: “Quel tale mi ha salutato con poca cortesia; colui non ha ricambiato il mio bacio; l’altro ha troncato di colpo ciò che stava dicendo; un altro non m’ha invitato a cena; lo sguardo di un altro ancora mi è parso un po’ ostile”. Al sospettoso non mancheranno mai indizi: dobbiamo essere schietti e prendere le cose dal lato buono. A meno che una cosa non capiti sotto gli occhi e non sia evidente, non dobbiamo credere a nulla, e ogni volta che i nostri sospetti risulteranno infondati, rimproveriamoci d’essere stati creduli; questo castigo ci abituerà a non credere su due piedi.
La solitudine è il rifugio dei ricordi.
Ogni cultura ha il suo proprio criterio, la cui validità comincia e finisce con esso. Non vi è alcuna morale umana universale.
Prima di dire ti perdono Sai davvero perdonare? O… vorresti, solo lavare la tua coscienza!
Quanno che n’amico te chiede comme stai,tu dije sempre: benissimo,se t’è veramente amico sarà morto contentose invece t’è nemico se schiatta cor tempo.