Carl William Brown – Desiderio
Sostituire il dolore al desiderio, questo significa l’ironia, ed è perciò che l’ironia è simile all’umorismo, perché anche quest’ultimo nasce dal dolore.
Sostituire il dolore al desiderio, questo significa l’ironia, ed è perciò che l’ironia è simile all’umorismo, perché anche quest’ultimo nasce dal dolore.
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Fu la mia città per prima che mi abbandonai. Oggi, le case sono, lì. Respirarne su di me l’odoroso. Qualche passo avanti e mi fermo. Chi si ricorda di me? Nessuno! Questa cosa mi fa ondolare d’ironia. Una striscia rovente sulla fronte. Una piccola promemoria di se stessa, che fa tremare nella coscienza, l’estremità di dissolvenza. Emigranti gli assomigliano alle rondine, nessuno non si dimentica della loro terra.
Dai un nome ad una cosa e questa si realizzerà.
Ogni volere scaturisce da bisogno, ossia da mancanza, ossia da sofferenza. A questa da fine l’appagamento; tuttavia per un desiderio che venga appagato, ne rimangono almeno dieci insoddisfatti; inoltre la brama dura a lungo, le esigenze vanno all’infinito; l’appagamento è breve e misurato con mano avara.Anzi, la stessa soddisfazione finale è solo apparente: il desiderio appagato dà tosto luogo a un desiderio nuovo: quello è un errore riconosciuto, questo è un errore non conosciuto ancora. Nessun oggetto del volere, una volta conseguito, può dare appagamento durevole… bensì rassomiglia soltanto all’elemosina, la quale gettata al mendico prolunga oggi la sua vita per continuare domani il suo tormento.
Studiare la stupidità significa studiare il passato, il presente ed il futuro; la stupidità infatti non ha età, purtroppo è eterna.
Vorrei riempire il cielo del tuo cuore,lo ricolmerei di stelle cadenti,affinché tu possa esprimere miliardi di desideri,tutti interamente realizzabili.