Carl William Brown – Libri
La letteratura dovrebbe servire per migliorare il mondo e non solo per vendere merce, carta, illusioni, banalità, parole vuote.
La letteratura dovrebbe servire per migliorare il mondo e non solo per vendere merce, carta, illusioni, banalità, parole vuote.
A Cloe, grande città, le persone che passano per le vie non si conoscono. Al vedersi immaginano mille cose l’uno dell’altro, gli incontri che potrebbero avvenire tra loro, le conversazioni, le sorprese, le carezze, i morsi. Ma nessuno saluta nessuno, gli sguardi s’incrociano per un secondo e poi si sfuggono, cercano altri sguardi, non si fermano.
Quando uno è innamorato si vede, lancia segnali misteriosi.
Sono i soldi a fare i libri, non gli autori.
La speranza è legata all’attesa, e chi sa attendere sa pure sperare senza contare le ore.
“E c’è al mondo un uomo che, potendo chiedere, non chieda?””C’è il conte De La Fère, signora; il conte De La Fère non è un uomo””e che cosa è?””Il conte De La Fère è un semidio”
L’arte della politica consiste nel convincere i cittadini che è cosa buona e giusta che essi siano sempre fregati dai governanti, praticamente è l’arte dell’ipnosi.