Il martello esiste solo perché c’è nel cervello di qualche filosofo la sua idea. Ora io prenderei questo martello e a questi pensatori romperei la testa, dopo tale operazione, essi non avrebbero più alcuna idea, ma il martello continuerebbe ad esistere.
[Al pubblico] gli chiedo di rimanere miei ammiratori, anche se mi vedranno sempre meno e… di star bene, di scegliere i programmi giusti. È un po difficile…Mi raccomando state tutti bene eh, faccio una bella vacanza, un saluto un bacio a tutte le persone che si sono interessate di me e della mia salute. Grazie.
E mi ricordo, tra l’altre, che nella Biblioteca Ambrosiana, datomi in mano dal bibliotecario non so più quale manoscritto autografo del Petrarca, da vero barbaro Allobrogo, lo buttai là, dicendo che non me n’importava nulla.
Ho pensato al nome “Queen”. È solo un nome, ma è molto regale ovviamente, e suona benissimo. È un nome forte, molto universale e immediato. Ha molte potenziali visuali ed è aperto a tutti i tipi di interpretazioni.
La letteratura dovrebbe servire per migliorare il mondo e non solo per vendere merce, carta, illusioni, banalità, parole vuote.
Gli scrupoli sono spesso gli alibi degl’impotenti.
Molti scrittori hanno necessità di ferite, ciascuna fisica o spirituale.