Carl William Brown – Società
In una società dove i poveri aumentano sempre, che libertà c’è? C’è la libertà di andare a rubare, di essere imprigionati, praticamente di finire in miseria, a meno che non si rubi molto.
In una società dove i poveri aumentano sempre, che libertà c’è? C’è la libertà di andare a rubare, di essere imprigionati, praticamente di finire in miseria, a meno che non si rubi molto.
Il mondo non ha futuro. Oggi tristemente mi accorgo di questa cruda realtà. Gente fuori controllo all’apice della pazzia. Gente che gioca con la vita di altre persone solo per gioco. Con quale diritto? Con quale cuore? Siamo oramai alla deriva, e l’unica meta che intravedo tra questa nebbia fitta d’ipocrisia, di cattiveria e d’incoscienza, è solo una meta ricucita dal dolore e dalla peste nera degli animi umani. Viviamo in un mondo dove non viene apprezzato più niente; dove purtroppo si sono diffuse tante brutte malattie, tra queste imperano gravosamente l’egoismo, il menefreghismo, la falsità.
Vivo qui, in un mondo dove non vai avanti se non sei raccomandato, non fai nulla se non hai conoscenze mafiose. Vivo qui, in un’Italia senza futuro, in un’Italia dove il popolo è unito solo quando muore qualcuno o solo quando vince l’Italia. Qui, dove la gente vive solo per dare importanza a cose che non servono a nulla, anzi servono solo a fare un favore hai nostri politici, quello di distrarci in modo in cui non vediamo la realtà in modo in cui non pensiamo alla disoccupazione, il disagio che si crea con questa crisi. Aumentano le tasse, e noi siamo pronti a lamentarci per un singolo istante, senza reagire, senza ribellarsi, senza scendere nelle piazze e dire “No. Noi non siamo d’accordo!”. Siamo tutti bravi a dire forza italia! Sono orgogliosa/o di essere italiano/a, Ma che italiano sei? Che lasci il futuro dell’italia nelle mani di questi politici disonesti e “magna magna”? Ci hanno tolto il diritto di lavorare, e noi togliamoci il diritto di governare, perché loro non sono in grado. Loro vogliono distruggere quest’italia, fino a quando un giorno e penso anche da adesso viene chiamata “povera italia!” Svegliaa italia! Siamo persone, un popolo, non un gregge di pecore!
Molti individui lavorano in questa vita e sperano di riposare nell’aldilà, io personalmente preferisco riposare ora e cominciare a lavorare quando avrò finalmente lasciato questo sporco pianeta.
Nei gravi periodi di crisi si diffonde sempre negli strati più deboli della società una nuova coscienza, ed è una coscienza affamata, soprattutto di giustizia.
È più che evidente che, per interessi personali o con secondo fine, non a tutti interessa un’Italia più giusta e attenta ai diritti umani, civili e sociali senza distinzione di qualsiasi genere e in modo equo ed eguale per tutti. Ma, senz’altro, a Lei interessa sì un cambiamento radicale in tutti gli aspetti, dato che è stata sempre vittima e non artefice o complice di questo sistema corrotto, malato e decadente che, come un cancro, La rende ogni giorno più debole, povera e indifesa rispetto a quasi tutte le altre nazioni europee.
Non esiste alcuna connessione tra l’idea politica della nostra classe educata e i profondi luoghi dell’immaginazione.