Carl William Brown – Sogno
La notte dormo, sognare mi disturba il sonno, perciò non sogno. Di giorno poi medito e comunque non sogno.
La notte dormo, sognare mi disturba il sonno, perciò non sogno. Di giorno poi medito e comunque non sogno.
Ho nel cuore la voglia di continuare a sognare, di non smettere di credere che prima o poi i miei sogni si avverino, voglio chiudere gli occhi sapendo che quando li riaprirò non sarà stato inutile sperare.
Cerca, tra le rime stonate della vita, l’aria melodiosa di mille farfalle in volo. Quel brivido sottile, che screpola la pelle livida del quotidiano, rivelandone l’azzurro segreto.
Aspettami… presto ti verrò a trovare in un posto dove ogni cosa è possibile e dove tutto è concesso senza limiti: nei tuoi sogni… e lì ti farò mia, per sempre.
Volano troppo alto, dove l’aria è rarefatta, ecco perché i miei sogni li vivo in apnea.
Quando i sogni vengono frantumati, bisogna raccogliere i frammenti e rimetterli insieme per farli tornare a vivere.
A tutt’oggi non sappiamo ancora se l’universo è finito o infinito. Può darsi che l’universo sia finito, di certo invece la stupidità è infinita.