Carl William Brown – Tempi Moderni
Ritengo che l’intero globo sia sotto il dominio malefico dell’ignoranza, scrivo con il preciso scopo di combatterla.
Ritengo che l’intero globo sia sotto il dominio malefico dell’ignoranza, scrivo con il preciso scopo di combatterla.
La nostra vita è appesa ad un filo… del computer.
È il contatto che ci manca in una società dove si predilige il rapporto virtuale. Entri in un luogo pubblico e, mentre sei lì che aspetti, son tutti ipnotizzati davanti allo schermo del proprio Iphone. Niente dialogo, scambio di battute, tutto un botta e risposta su Whatsapp, o interminabile interagire coi giochi sui social. Pare non abbiamo più nulla da raccontarci, da inventarci. Solo un copia incolla di link da mandarci, di frasi fatte, di messaggi brevi, magari inaccessibili come codici fiscali, musica da postare, ma il linguaggio è fermo. Trovandoci uno di fronte all’altro o in comitiva ognuno guarda il proprio cellulare, pare sia lui il protagonista di ogni conversazione, sia lui a parlare per noi, più di noi. È il contatto, quello di sguardi, di sorrisi, di discorsi, è il contatto che ci manca.
Il mondo di ieri sosteneva il potere del “no” verso la democrazia, mentre, il mondo d’oggi rappresenta il dominio del “sì ipocrisia”
Nella maggior parte dei casi tra un giornalista e l’asta del microfono non c’è alcuna differenza.
Per ridurre il costo del lavoro si potrebbe ritornare allo schiavismo puro, no?
Caro Bersani, sui morti di Civitanova marche almeno il pudore di tacere.