Carla Santantonio – Accontentarsi
Spesso è preferibile sentirsi un mosaico con qualche tassello mancante che complicarsi la vita.
Spesso è preferibile sentirsi un mosaico con qualche tassello mancante che complicarsi la vita.
Ogni dolore nella nostra vita è una battaglia da combattere; Ogni gioia, una battaglia vinta da festeggiare con trionfo. Il più grande dono è essere consapevole che non si può sempre vincere; perdere una battaglia non significa aver perso la guerra, ma saper accettare la sconfitta, patire con serenità il dolore delle ferite e la solitudine della perdita, senza mai smettere di pensare di aver lottato per qualcosa in cui si è creduto. Solo così si riesce a riacquistare le forze necessarie per affrontare nuove battaglie.
Quando il sogno diventa realtà acquista pesantezza terrestre e piace di meno.
Per accontentarsi di ciò che si ha, bisogna esser contenti di ciò che si è.
Si è sempre detto che: non bisogna far di un singolo fattore, un fattor comune.
Spesso nella nostra vita può capitare che non sappiamo riconoscere il binario giusto e non si ha il coraggio di prendere nuovamente quel treno che sappiamo bene che non passa solo una volta e quindi è impossibile perderlo, anche se passa con ritardo ma tante volte, siamo noi che non vogliamo prenderlo perché non sappiamo dove ci può condurre, o abbiamo paura di prenderlo per che sia scomodo, guasto troppo rumoroso o semplicemente ci siamo stancati di… aspettarlo. Il mio treno spero che non sia inesistente, che mi porti ad essere sempre la persona che vorrei, soddisfatta delle mie azioni. Un treno che mi porti a gioire della felicità altrui, che mi porti ad amare chi non mi ama, che mi dia la forza di non temere le persone più forti di me, dove i desideri non restano tali ma che diventano realtà, un treno di allegria che ovunque mi porti possa lasciare gioia e speranza a tutti quelli che non ne hanno più, un treno dove incontrare persone che possano farmi imparare tante cose. Ecco! Questo è il mio treno. Il treno della mia vita.
Non rovinarti la vita per motivi insignificanti, lascia perdere, perché chi ci resterà male sei…