Carlo Cabras – Carità
Il primo povero da accogliere siamo noi stessi, perchè la nostra povertà, a parte Dio, nessuno la vuole.
Il primo povero da accogliere siamo noi stessi, perchè la nostra povertà, a parte Dio, nessuno la vuole.
Ho un’aspettativa nella mia vita, è come se fosse un grande desiderio: donare amore a chi non ha non ce l’ha, a chi è solo, e chi vive per essere amato, a chi è povero nel cuore e nell’anima.
Se hai fame, non bussare alla porta del ricco.
Non possiamo misurare la bontà di un dono con criteri umani, perché il donare che viene dall’Anima è inestimabile.
Non siamo noi surrogato di esistenza, noi siamo pura sostanza, apparteniamo alla più bella realtà, la vita. Consumiamo questo momento, viviamo appieno questo dono e se la tristezza insinua la nostra mente, non chiudiamo la nostra anima in celle vuote, prive di senso, anzi guardiamo indietro c’è chi sta peggio, andiamo incontro alle loro sofferenze, aiutiamo chi procede piano, anche se non possiamo dar niente il fatto di esserci è già tanto. Un cuore è prezioso quando il suo dono è l’amore!
La beneficenza, che unisce due esseri in uno solo, è una passione celeste, tanto incompresa,…
Virtù è il dare, prendere è solo un disonore.