Carlo Cabras – Religione
L’uomo comunica con Dio come un cieco comunica con un sordo.
L’uomo comunica con Dio come un cieco comunica con un sordo.
Vivi sulla terra osservando gli insegnamenti del Divino e avrai riservato un posto in Cielo.
Il nostro cuore è il luogo d’incontro del bene e del male. La presenza del bene e del male insieme fa sì che il male tenti di sopprimere il bene. Nostro compito è fare in modo che il bene presente in noi non soccomba.
La religione è quella fune che lega tutti sul tetto del mondo!
L’amore di Dio è come un fuoco appena appiccato che iniziando il suo percorso incendia tutto ciò che trova nel suo cammino! Io ne sono stato travolto e vorrei dirvi: Non scansatevi! Perdereste l’occasione più grande della vostra vita…!
Ed io penso che il servizio, oltre ad essere gioia, può diventare pure preghiera.
Per spiegare la morte di Dio e del suo regno c’è la scienza, la matematica, ma anche, se si vuole, una poesia amara e lontana, la poesia del non ritorno: vuole a tutti costi, a costo della vita di tutti i mondi, vuole vestirsi dei morti il Figlio delle sfere celesti, la mensa è la sua perdizione, non la salvezza, è la malattia, non la cura, è il problema, non la soluzione. E tuttavia qui non può essere altrimenti, la realtà ha sempre avuto denti. Splendenti di grazie ed eternità rapite e assassinate, cadono gli angeli come meteore infuocate divorandosi a vicenda; improvvisamente bruciato l’universo fino all’ultima candela.