Carlo Cabras – Religione
L’uomo comunica con Dio come un cieco comunica con un sordo.
L’uomo comunica con Dio come un cieco comunica con un sordo.
La fede deve rimanere limpida mentre la vita fluisce via, minuto dopo minuto.
“… Indubbiamente il nostro credo è il risultato dell’ambiente che ci circonda. Vi sono coloro che vengono educati a negare Dio sin dall’infanzia e coloro che vengono educati a credere in Dio, com’è per la maggior parte di voi. Dunque formuliamo un concetto di Dio a seconda della nostra educazione… ovviamente dunque, fino a quando non comprendiamo il meccanismo del nostro pensiero, i fieri concetti di Dio non hanno nessun valore…”
I fanatici limitano la verità, affermando di averne il monopolio, e si considerano reciprocamente “pagani”.Molti cristiani pensano che gli induisti e i buddhisti siano “pagani”, gli induisti e i buddhisti, se sono fanatici e intolleranti, pensano la stessa cosa dei cristiani.Ma la vera religione non appartiene a nessuno in particolare.
Dio nella sua saggezza fece la mosca, e poi si dimenticò di dirci il perché.
Fa che sia degno di ricevere le tue attenzioni. Fa che sia degno di restare in silenzio e contemplare il tuo volto. Fa che sia degno di rimanere in ginocchio di fronte la tua Croce. Fa che sia degno di comprendere la tua volontà. Fa che sia degno di essere tuo figlio. Fa che sia degno di ascoltare i tuoi ammonimenti. Fa che sia degno di operare secondo il tuo volere. Fa che sia degno di avere la tua ricompensa. Fa che sia degno.
È il mistero che ci spinge a credere in Dio. Allora ci creiamo delle false credenze per sfuggire all’ignoto, che ci fa così tanta paura. La morte è la più grande personificazione del mistero, la più grande invenzione della vita ed è solo grazie alla consapevolezza della morte come fine ultimo della vita che riusciamo ad acquisire una voglia di vivere immensa.