Carlo Cabras – Sogno
Chi sogna soltanto è un idealista ma chi soffre e continua a sognare è un rivoluzionario realista.
Chi sogna soltanto è un idealista ma chi soffre e continua a sognare è un rivoluzionario realista.
Questo è un sogno fra tanti, fatto in una notte tra le tante, da sola, forse come nessuno, o forse come prima o poi dobbiamo esserlo tutti. Sognavo l’unica felicità possibile in questo mondo: l’amore, l’amore in tutte le sue forme, l’amore di un amico, l’amore di un uomo, l’amore che non mi è concesso avere. E poi ero libera, libera da tutte quelle catene che ora mi stringono, libera da tutto ciò che mi lega alle cose e mi allontana dalle persone.Ma questo, era solo un sogno.
Nulla è impossibile nei sogni. Nulla è lontano nei sogni. E nulla è il sogno, se hai dimenticato come sognare.
Facevo sogni che le donne con le loro carezze sparpagliavano per riassorbirmi nella loro ombra se ho cominciato con le donne non finirò da me.
Io ho disteso i miei sogni sotto ai tuoi piedi. Cammina dolcemente, perché tu cammini sui miei sogni.
Andando dove devi andare, e facendo quello che devi fare, e vedendo quello che devi vedere, smussi e ottundi lo strumento con cui scrivi. Ma io preferisco averlo storto e spuntato, e sapere che ho dovuto affilarlo di nuovo sulla mola e ridargli la forma a martellate e renderlo tagliente con la pietra, e sapere che avevo qualcosa da scrivere, piuttosto che averlo lucido e splendente e non avere niente da dire, o lustro e ben oliato nel ripostiglio, ma in disuso.
Non appoggerò i piedi su Marte: non calpesterò il sogno.