Si, parlo di te, povero pinocchio, di te che sei cosi dolce di sale, da credere che i denari si possano seminare e raccogliere nei campi, come si seminano i fagioli e le zucche. Anch’io l’ho creduto una volta, e oggi ne porto le pene. Oggi (ma troppo tardi!) mi son dovuto persuadere che per mettere insieme onestamente pochi soldi, bisogna saperseli guadagnare o col lavoro delle proprie mani o coll’ingegno della propria testa.
Spengo la fiamma della tua collera col soffio della mia educazione.
Le paure ci bloccano, ci rendono fragili. Ricorda, meglio sbagliare agendo che perdere restando fermo a guardare. Non pensare, non parlare: agisci!
Se vuoi convincere gli altri, devi sembrar pronto a farti convincere.
Sorrido quando mi dicono che sono cambiata, perché penso che in realtà non mi abbiano mai conosciuta.
Meglio giocare e soffrire, piuttosto che guardare e tacere. Nelle partite di sempre come nelle olimpiadi della vita.
Solo chi non osa non sbaglia.