Carlo Dossi – Libri
Io non scrivo mai il mio nome sui libri che compro se non dopo averli letti, perché allora soltanto posso dirli miei.
Io non scrivo mai il mio nome sui libri che compro se non dopo averli letti, perché allora soltanto posso dirli miei.
Un libro insegna. I libri sono genitori tascabili.
Il “Proemio”: la dedica alle donne e l’ammenda al “peccato della fortuna”.
Bisogna concedere ai barbari la chance di essere un animale, con una sua compiutezza e un suo senso, e non pezzi del nostro corpo colpiti da una malattia. Bisogna fare lo sforzo di supporre, alle loro spalle, una logica non suicida, un movimento lucido, e un sogno vero.
Il libro davvero può cambiare il mondo, ma di chi legge.
Sapevo che era troppo tardi. Sapevo che era morta. Ne ero sicuro perché la sua attrazione era sparita. Non sentivo più alcuna ragione per rimanere lì accanto a lei. Lei non c’era più. Per me quel corpo non esercitava alcuna attrazione. Il bisogno irragionevole di esserle accanto era svanito.O meglio, si era spostato. Come se l’attrazione venisse dalla parte opposta. Dalla porta, oltre le scale. La brama di scappare e non tornare più, mai più, in quel posto.
Se sei nella disposizione giusta d’animo, non importa dove finisci e quanti soldi ti porti dietro. Ti capiterà qualcosa che ricorderai per sempre.