Carlo Maria Martini – Religione
Maria, parlaci tu perché noi non sappiamo parlare di te: parla dunque tu a noi.
Maria, parlaci tu perché noi non sappiamo parlare di te: parla dunque tu a noi.
La morte di Dio segna inesorabilmente la morte dell’uomo.
La differenza fra il teorico della fede e il credente è grande quanto quella fra lo psichiatra e il matto.
La preghiera è uno stato; essa è più l’azione di Dio in me che l’azione mia verso di lui.
Non è la religione che distingue la razza umana e nemmeno il colore della pelle crea distinzione.La razza umana si distingue semplicemente in buoni e cattivi, anche se i buoni, troppo spesso, si lasciano condizionare dai cattivi.
Il mio grazie alle donne si fa pertanto appello accorato, perché da parte di tutti, e in particolare da parte degli Stati e delle istituzioni internazionali, si faccia quanto è necessario per restituire alle donne il pieno rispetto della loro dignità e del loro ruolo. In proposito non posso non manifestare la mia ammirazione per le donne di buona volontà che si sono dedicate a difendere la dignità della condizione femminile.Come scrivevo nel Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace di quest’anno, guardando a questo grande processo di liberazione della donna, si può dire che “è stato un cammino difficile e complesso, e, qualche volta, non privo di errori, ma sostanzialmente positivo, anche se ancora incompiuto per i tanti ostacoli che, in varie parti del mondo, si frappongono a che la donna sia riconosciuta, rispettata, valorizzata nella sua peculiare dignità”.Consentite dunque, carissime sorelle, che insieme con voi io rimediti la meravigliosa pagina biblica che presenta la creazione dell’uomo, e che tanto dice sulla vostra dignità e la vostra missione nel mondo.Vegli Maria, Regina dell’amore, sulle donne e sulla loro missione al servizio dell’umanità, della pace, della diffusione del Regno di Dio!
Un cuore colmo di amore non fa male a coloro che ama.