Carlo Peparello – Comportamento
La forza del proprio pensiero non si misura dalla durezza delle parole usate ma dall’ostilità del contesto nel quale gli si da voce.
La forza del proprio pensiero non si misura dalla durezza delle parole usate ma dall’ostilità del contesto nel quale gli si da voce.
Per molte persone sarai sempre e solo un numero. Sta a te capire quanto realmente vali, non te lo dirà mai nessuno!
Non amo discutere con le persone, non è da me, preferisco passarci sù, ma con un bel paio di scarpe con tacco dodici!
Viaggiare è un modo di vivere con intensità, una medicina per lo spirito, una ricerca di comprensione e complicità.
Vorrei ricaricare l’orologio dell’eternità per ritagliarmi addosso miniature di felicità. Riflessi di fanciullezza, infranti dal passare del tempo, solcano il mio vivere tra squarci di lacrime e rattoppi di serenità. Misterioso è il mio destino che mi spinge in un flusso di infinite emozioni, mi sballotta o mi culla verso un viaggio ignoto, unico e lascio dietro di me una trama sottile ma indelebile, di vissuto, tracce di un passaggio che a volte appare inesistente. Imbriglio fantasie e mi ubriaco di nulla per lasciarmi trasportare verso nuove dimensioni: il cuore accoglie, ma la mente rifiuta spiccioli d’immaginario. Un giorno dopo l’altro ho consumato tutti i miei passi, tracciando nuove forme, modellando l’avvenire, quando farò un viaggio dentro me stessa? Com’è precaria la felicità, lascio infiacchire la vita nel vuoto aspettando che la quiete della sera varchi soglie provvisorie allettanti di illusioni. Uno slancio vitale filtra i miei pensieri, memorie, sogni, rabbia fluiscono sotto i colpi della realtà. È il momento del ritorno alla base.
La tua invadenza mette a dura prova la mia pazienza.
La serpe somiglia all’uomo; riceve bene e tradisce.