Carlo Peparello – Comportamento
L’ipocrisia ha la bacchetta del maestro, la voce del padrone e la parrucca del giudice, eppure appartiene spesso a persone prive di armi e di fascino.
L’ipocrisia ha la bacchetta del maestro, la voce del padrone e la parrucca del giudice, eppure appartiene spesso a persone prive di armi e di fascino.
La domanda che vaga nel mondo noi siamo ma viviamo anche se niente a oramai…
Tutto a questo modo è parola, siamo noi che non vogliamo ascoltare.
Fa ciò che ti piace e non ciò che piace.
“Miagolare l’idioma degli umani è tabù”.Così recitava la legge dei gatti, e non perché loro…
Gran parte dei nostri sforzi derivano dal lavorare non per il piacere di farlo, ma per farci apprezzare dagli altri. È incredibilmente frustrante tutto ciò: c’è sempre qualcuno da assecondare, da soddisfare, da non deludere, da cui ottenere un riconoscimento. Siamo così concentrati sugli altri che ci dimentichiamo di noi stessi. O meglio, ci sentiamo gratificati dal ricevere il premio, pensiamo sia quella la ragione della nostra vita. Rivolti continuamente verso l’esterno, in attesa di sentirci dire quanto siamo bravi, rimettiamo al volere e ai capricci dell’altro la valutazione della nostra persona.
Dobbiamo fermarci qualche volta, e cogliere il momento. Ma, essendo stanchi, dimentichiamo di farlo.