Carlo Prevale – Destino
Alcuni traguardi e difficili obiettivi si raggiungono solo aspettando, io so aspettare.
Alcuni traguardi e difficili obiettivi si raggiungono solo aspettando, io so aspettare.
E Dio avrà il potere e l’autorità necessarie per evitare la classica, nel suo caso non espressa, contestazione del non poteva non sapere?
Molti giudicano quello che fai, pochi sentono quello che sei.
L’anima fa fallire ciò che non sente suo per aprirci al nostro vero destino.
Per la mia vita – oracolo del Signore – anche se Conìa figlio di Ioiakìm, re di Giuda, fosse un anello da sigillo nella mia destra, io me lo strapperei. Ti metterò nelle mani di chi attenta alla tua vita, nelle mani di coloro che tu temi, nelle mani di Nabucodònosor re di Babilonia e nelle mani dei Caldei. Sbalzerò te e tua madre che ti ha generato in un paese dove non siete nati e là morirete. Ma nel paese in cui brameranno tornare, là non torneranno.
Un giorno avrai ciò che meriti. La tua vita si colmerà di ciò che hai bisogno, non sforzarti più di tanto, tempo al tempo e la vita ti ripagherà di ciò che hai donato, “bello o brutto che sia”. Lei ti ripagherà per il doppio di quanto hai dato. Ricorda; non vivere sbirciando nel passato, vivi in avanti attendendo con entusiasmo il futuro; dando il massimo di te, consapevole che tutto torna. Sempre.
Perché il destino lo si legge dalle nostre mani? Forse perché siamo noi gli autori e ce lo scriviamo sulla pelle.