Carlos Ruiz Zafón – Libri
Uno non sa cosa sia la sete fin quando non beve per la prima volta.
Uno non sa cosa sia la sete fin quando non beve per la prima volta.
È assai più facile gridare “fermi!” che fermarsi.
Alla fine riusciamo a scrivere veramente solo quando passiamo un periodo di merda. Forse perché l’unico modo per rivivere i momenti felici è proprio quello di scriverli.
“Voglia Dio che la mia morte venga presto e ci liberi tutti da questa agonia”, mormorò Amy con un filo di voce. “Perché questo è peggio della morte, per me. Sapere che mi ha amata e mi ha voltato le spalle. Sapere, ogni mattina quando mi sveglio, ogni notte quando mi addormento, che è con lei, che sceglie di essere con lei invece che con me. Mi divora come un cancro, Lizzie. Penso che ne morirò. Questo dolore è come la morte. Preferisco la morte.
La sua voce non pronuncia il mio nome da tantissimi anni. Non è più allenata a dire il mio nome.
Io la chiamo sindrome da museo delle cere: tutto quello che possediamo, man mano che diventiamo vecchi, assume un’aria museale, noi compresi.
“Okay, allora” disse Jeb ad alta voce, per farsi sentire da tutti. “Funziona così: si vota, e la maggioranza vince. Come al solito, prenderò la decisione che mi pare se non sono d’accordo con la maggioranza perché questa…””è casa mia” concluse un piccolo coro.