Carlos Ruiz Zafón – Libri
La stilografica si fermò di colpo e gli occhi di Marina incrociarono i miei.Chiuse in fretta il quaderno.
La stilografica si fermò di colpo e gli occhi di Marina incrociarono i miei.Chiuse in fretta il quaderno.
Gil-galad sugli Elfi soleva regnare:Tristi cantano ora i menestrelliI giorni ancor liberi e belliDel suo regno tra i Monti e il Mare.La sua lancia era aguzza, la sua spada tagliente,E da lungi il suo elmo splendeva possente.Migliaia di stelle che in cielo raggiavanoNel suo scudo d’argento si rispecchiavano.Ma mille anni fa egli cavalcò via,E nessuno oggi sa dov’egli adesso sia;E la sua stella cadde nelle tenebre profonde,A Mordor dove la cupa ombra si diffonde.
Che tutti si inginocchino al cospetto di Danaerys nata dalla tempesta, la Non-bruciata, regina di Meereen, regina degli andali e dei rhoynar e dei primi uomini, khaleesi del Grande mare d’erba, Distruttrice di catene e Madre dei draghi.
Si sa che, nelle fasi più avanzate del cretinismo, la mancanza d’idee viene compensata dall’eccesso di ideologie.
Quegli indumenti sembravano possedere una sorta di magia: qualora se ne fosse liberata, magari avrebbe potuto smarrire tutte le cose belle vissute quando li indossava.
Bruto non sa quello che vuole ma lo vuole fortemente.
La nostra terra per diritto di sangue, che ci è stata portata via col tradimento ma ancora nostra, per sempre nostra. Si commette un grave errore a rubare al Drago. Perché il Drago ricorda.