Carlos Ruiz Zafón – Stati d’Animo
Sempre mi versò un bicchiere di acqua di Vichy. “Tenga. Questa cura tutto, meno la stupidità, che è un’epidemia sempre più diffusa.”
Sempre mi versò un bicchiere di acqua di Vichy. “Tenga. Questa cura tutto, meno la stupidità, che è un’epidemia sempre più diffusa.”
Speravo di aver toccato quasi cima, ed ero felice, invece mi ritrovo ancora ai piedi di questa grande montagna.
Il fatto è che mi sento sbagliata. Sbagliata perché nessuno è come me. Sbagliata perché nessuno mi ha mai capita fino in fondo, e forse nessuno ci riuscirà mai. Sbagliata perché il mondo urla a e io sottovoce sussurro 193621. Sbagliata perché non mi sento mai al posto giusto. Ah no, aspetta. Il posto giusto, forse, credo, di averlo trovato. Il posto giusto era tra le tue braccia. Dove riuscivo a dimenticarmi chi ero, com’ero, riuscivo a dimenticarmi. Ma sbagliata come sono, sto riuscendo a distruggere anche quello. Sono troppo sbagliata per te. Sono troppo sbagliata per chiunque. Ma ti amo, e per quanto possa essere sbagliato; amarti è la cosa più giusta che avrei potuto fare.
È come se noi per nostra natura cerchiamo sempre di trattenere la nostra vita, le nostre emozioni, tutto quello che ci accade nel palmo della nostra mano. Cerchiamo di afferrare con tanta forza, bloccando il passaggio e il normale scorrimento. Dobbiamo soltanto aprire la mano e lasciar fluire tutto senza trattenere, abbandoniamoci al flusso. Svestiamoci dal personaggio creato da noi stessi e rindossiamo i nostri veri panni da troppo ormai riposti, torniamo alla nostra essenza, ascoltiamo questo bombardamento di sensazioni e di messaggi mandati ad aiutarci, ascoltiamo il silenzio così ricco di significato e ascoltiamo la brezza che ci consola e ci viene a ricordare che tutto questo non è un sogno è la tua vita. Riabbracciala, accettala e salutala con affetto per il vostro ricongiungimento.
Perché combattere, se ero così felice in quel momento? Persino mentre i polmoni bruciavano, a corto d’aria, e le gambe erano immobilizzate dal freddo, ero contenta. Avevo dimenticato cosa fosse la vera felicità.La felicità. Rendeva sopportabile persino la morte.
Le cose importanti della vita sono gesti, parole di conforto, d’incoraggiamento, sono carezze d’altruismo e d’amore. Sono piccole cose di poco conto, ma che nascondono valori autentici. Sono quelle piccole cose che riescono a farci stare bene, quelle che inaspettatamente ti rubano il cuore; perché riesco a penetrare nel più profondo nell’anima, riescono a farci sorridere, a farci battere il cuore. Piccoli gesti fatti con il cuore rimangono nel cuore di chi li riceve per sempre.
Se non stai bene con te stesso, non stai bene con il resto.