Caterina Bertolini – Anima
Ho racchiuso il dolore tra le sbarre di un sorriso.
Ho racchiuso il dolore tra le sbarre di un sorriso.
Esiste un punto di osservazione privilegiato? Qual è il fulcro di rotazione? Esiste un 5°grado, quello che rompe gli schemi, strappa gli argini, fa esplodere i sentimenti?
Il bisogno di contatto umano, a qualsiasi livello, ci rende esseri dipendenti.
Nell’anima di chi è ignorante vi è sempre posto per una grande idea.
Aride sono le parole dell’avaro di sentimenti, partorisce ingrate creature che ad esso stesso ritornano…
Non sono ne giada ne topazio, sono una pietra grezza come un ciottolo qualsiasi, che magari nessuno può degnare di uno sguardo. Non sono semplice io, ci vuole tempo e cura per levigarmi, non ho bisogno solo di parole dolci o di vezzi. La vera abilità è nel sapermi trattare, nel farmi tremare, con uno sguardo o con una carezza, non ho bisogno di parole, ho bisogno di carezze.
Non c’è cattiveria più grande nell’invadere l’anima altrui.