Cecilia Randall – Libri
Un sussurro e si era scatenato l’inferno.
Un sussurro e si era scatenato l’inferno.
Non esiste paradiso o inferno che mi possa separare da te.
Muore in un giorno tetro. Credo fosse in primavera, in aprile.Mi chiamano al telefono. Mi dicono solo che è stato trovato morto, per terra, nella sua camera.Ma la morte per lui era arrivata in anticipo, molto prima che la sua storia finisse. Era già successo mentre era in vita, ormai era troppo tardi perché potesse morire, era morto quando era morto il fratello minore.Era soggiaciuto a due parole: consummatum est.Mia madre aveva chiesto che quel figlio fosse sepolto accanto a lei. Non so più dove, in un cimitero nella regione della Loira.Sono tutti e due nella stessa tomba. Loro due soli. È giusto che sia così.È un’immagine splendida e intollerabile.
Ogni giorno ha la sua pena. Quanto basta per arrivare a sera.
Si tennero abbracciati come i sopravvisuti di un naufragio, approdati tremanti su una costa desolata.
Vorrei che tu venissi da me in una sera d’inverno e, stretti assieme dietro ai vetri, guardando la solitudine delle strade buie e gelate, ricordassimo gli inverni delle favole, dove si visse insieme senza saperlo.
Ginsberg dice che non comprendo la “società”, solo la “solitudine dove tutto è duro, triste e senza speranza”.