Cecilia Rossini – Anima
Tutto abita in me, sto con le braccia aperte.
Tutto abita in me, sto con le braccia aperte.
Silenzio. C’è la vita che parla alla tuo cuore. C’è la tua anima che ascolta.
Quel che che ti arriva al cuore ne riempie l’anima!
Come un’onda anomala, tanto distruttiva quanto potente, che si espande alla follia, per poi ritirarsi in se stessa, sparendo nel nulla, ma lasciando dietro a se un profondo segno del suo passaggio.
A volte l’anima di un angelo può essere più oscura e corrotta dell’inferno.
Scrivere è come mettere su un foglio bianco la propria anima. Io lascio che il mio cuore parli e lo assecondo. Non so se è liberatorio questo, forse è più un bisogno dell’anima. In quei momenti io parlo con chi ha voglia di ascoltarmi In quei momenti il mio silenzio diventa parola.
C’è la sofferenza fisica, che ti annienta e ti fa desiderare di andartene all’altro mondo…
Silenzio. C’è la vita che parla alla tuo cuore. C’è la tua anima che ascolta.
Quel che che ti arriva al cuore ne riempie l’anima!
Come un’onda anomala, tanto distruttiva quanto potente, che si espande alla follia, per poi ritirarsi in se stessa, sparendo nel nulla, ma lasciando dietro a se un profondo segno del suo passaggio.
A volte l’anima di un angelo può essere più oscura e corrotta dell’inferno.
Scrivere è come mettere su un foglio bianco la propria anima. Io lascio che il mio cuore parli e lo assecondo. Non so se è liberatorio questo, forse è più un bisogno dell’anima. In quei momenti io parlo con chi ha voglia di ascoltarmi In quei momenti il mio silenzio diventa parola.
C’è la sofferenza fisica, che ti annienta e ti fa desiderare di andartene all’altro mondo…
Silenzio. C’è la vita che parla alla tuo cuore. C’è la tua anima che ascolta.
Quel che che ti arriva al cuore ne riempie l’anima!
Come un’onda anomala, tanto distruttiva quanto potente, che si espande alla follia, per poi ritirarsi in se stessa, sparendo nel nulla, ma lasciando dietro a se un profondo segno del suo passaggio.
A volte l’anima di un angelo può essere più oscura e corrotta dell’inferno.
Scrivere è come mettere su un foglio bianco la propria anima. Io lascio che il mio cuore parli e lo assecondo. Non so se è liberatorio questo, forse è più un bisogno dell’anima. In quei momenti io parlo con chi ha voglia di ascoltarmi In quei momenti il mio silenzio diventa parola.
C’è la sofferenza fisica, che ti annienta e ti fa desiderare di andartene all’altro mondo…