Cesare Cremonini – Stati d’Animo
Sei così bella ma vorresti sparire, in mezzo a tutte queste facce, come se con te sparisse anche il dolore senza lasciare tracce.
Sei così bella ma vorresti sparire, in mezzo a tutte queste facce, come se con te sparisse anche il dolore senza lasciare tracce.
E prima di andare, penso alla giornata di oggi, tiro le somme e dico: bhe non è andata poi tanto male, ho sorriso, ho canticchiato, ho regalato un po di buon umore, ed ho detto ti amo al mio compagno. Non è poco.
Pelle e cuore, nei tuoi respiri scivolo.
– Perché ti isoli? Perché stai solo?- Io non mi isolo per stare da solo. Mi isolo per stare con me stesso.
Ecco che cosa ho pensato: affinché l’avvenimento più comune divenga un’avventura è necessario e sufficiente che ci si metta a raccontarlo. È questo che trae in inganno la gente: un uomo è sempre un narratore di storie, vive circondato delle sue storie e delle storie altrui, tutto quello che gli capita lo vede attraverso di esse, e cerca di vivere la sua vita come se la raccontasse. Avrei voluto che i momenti della mia vita si susseguissero e s’ordinassero come quelli d’una vita che si rievoca. Sarebbe come tentar d’acchiappare il tempo per la coda.
Noi conosciamo chi siamo, le nostre delusioni e lacrime. Noi solo noi, fin in fondo. E nessuno può permettersi il lusso di giudicarci. Ma quando qualcosa o qualcuno turba o mette in discussione tutto di noi, la nostra vita, le nostre decisioni, i nostri vissuti, i nostri percorsi; il turbamento arriva a mille e la nostra calma si trasforma e si irrita. Ma non ne vale la pena “Arrabbiarsi” non è mai salutare. Bisogna respirare e contare fino a 10 e se non basta fino a 100, e se anche questo non basta, bisogna da saggi “sorridere” e senza dare soddisfazioni allontanarsi, lasciano che il Fango del giudizio affondi nella sua ignoranza.
Non si tratta di essere diversi o di cambiare, capita di rendersi conto di ciò che si merita davvero. Il resto viene da se.