Cesare Marchi – Frasi sull’Italia e gli Italiani
I giapponesi dicono che siamo una nazione di stupidi, il “Figaro Magazine” che siamo dei casanova. Non hanno capito niente. Noi siamo la nazione del ma.
I giapponesi dicono che siamo una nazione di stupidi, il “Figaro Magazine” che siamo dei casanova. Non hanno capito niente. Noi siamo la nazione del ma.
Il popolino è deluso quando l’assassino parla la stessa lingua, ha il medesimo colore di pelle, professa lo stesso credo religioso. Ha meno ignoranza da gettare sul fuoco del razzismo.
L’italiano non lavora, si impoverisce.
Siamo il paese dei mille campanili, di due città che si candidano contemporaneamente alle olimpiadi, dell’individualismo spinto, del mors tua vita mea. Difficile far capire che se si sfruttano le sinergie uno più uno non fa due ma può avere un pay off maggiore.
Siamo ormai un paese con troppe menti in libera uscita, ed anche molti cervelli.
A differenza degli italiani, i tedeschi sono feroci in tempo di guerra, ma buoni in tempo di pace, viceversa gli italici sono esattamente all’opposto; buoni in tempo di guerra ma feroci in tempo di pace.
La storia considerata come una vicenda di buono e di cattivo tempo, di uragani e di sereni, ecco che cos’è la storia per un italiano. Per questo scetticismo della storia non si sono prodotti tanti tragici fenomeni in Italia, dove nulla è mai scontato interamente, dove tutti possono avere la loro parte di ragione, o dove tutti hanno torto, dove si ritrovano viventi i residui di tutte le catastrofi e di tutte le esperienze e di tutte le epoche. Ci sono ancora i guelfi, i neoguelfi, i separatisti, i federalisti, i sanfedisti, i baroni, i feudatari, ecc. Questi caratteri italiani sono l’origine delle più strane sorprese e delle più incredibili involuzioni.