Cesare Musi – Lavoro
Ho incontrato un uomo che puliva il parco dai rifiuti gettati per terra dalla gente. Non guadagnava niente. Lavorava.
Ho incontrato un uomo che puliva il parco dai rifiuti gettati per terra dalla gente. Non guadagnava niente. Lavorava.
Come avere fortuna: lancia dalla finestra la cosa più preziosa che hai. Ma non andare a vedere chi la raccoglie. Non aspettarti niente. La fortuna premia gli indifferenti.
Come sia possibile sopportare la vera e profonda noia di non fare con scrupolo tutto ciò che si fa, foss’anche battere un chiodo, è difficile spiegarlo.
Svenire dalla stanchezza ogni tanto fa parte dei miei compiti notturni.
Ogni lavoro deve essere portato a termine con diligenza e cura.
Penso che se fai qualcosa che risulti essere molto buono, allora devi metterti a fare qualcos’altro di magnifico, non fermarti per troppo tempo. Pensa solo a cosa fare dopo.
Sono solo un uomo in mezzo a questo mondo avido, mi guardo intorno e vedo solo mostri con il potere al di là delle loro ambizioni, come crearsi una personalità avida senza scrupoli, con l’amore per le cose materiali e i soldi, come arrivare a crearsi tutto ciò, non siamo umani, siamo macchine, fondati per lavorare, non per amare. Siamo schivi del lavoro e dei soldi.