Cesare Zavattini – Arte
L’azione è la grande novità del linguaggio: “Fare ciò che si sa”. L’arte, sarà tanto più libera quanto più sarà antiletteraria.
L’azione è la grande novità del linguaggio: “Fare ciò che si sa”. L’arte, sarà tanto più libera quanto più sarà antiletteraria.
Il progresso di un artista è un continuo sacrificio, una continua estinzione della personalità.
Se percepiamo più facilmente l’idea nell’opera d’arte che nella contemplazione diretta della natura e della realtà, ciò si deve al fatto che l’artista, il quale non si fissa che nell’idea e non volge più l’occhio alla realtà, riproduce anche nell’opera d’arte l’idea pura, distaccata dalla realtà e libera da tutte le contingenze che potrebbero turbarla.
Il vero artista appassisce un’infinità di volte per poi rifiorire sempre diverso.
La fotografia è il riflesso della realtà che prevale in eterno; al di là della…
Forse, pensò, la radice d’ogni arte, e fors’anche d’ogni spirito, è la paura della morte. Noi la temiamo, abbiamo orrore della caducità, vediamo con tristezza i fiori appassire e le foglie cadere e sentiamo nel nostro cuore la certezza che anche noi siamo caduchi e presto avvizziremo. Se dunque come artisti creiamo figure o come pensatori cerchiamo leggi e formuliamo pensieri, lo facciamo per salvare qualche cosa della grande danza macabra, per stabilire qualche cosa che abbia una durata più lunga di noi stessi.
L’interpretazione è la vendetta dell’intelligenza sull’arte.