Charles Bukowski – Stati d’Animo
Gioventù, brutta stronza, dove sei finita?
Gioventù, brutta stronza, dove sei finita?
Per quanto il desiderio mi sia pelle e la passione, drappo cucito a questa, mi appartiene una compostezza antica che non mi permette di osare. Per quanto le lacrime mi siano acido e per come mi stiano corrodendo da dentro, ho un asse che mi tiene la schiena dritta. Mi pervade lo sgradevole odore della resa anticipandomi il pensiero ed i passi e m’intralcia il cammino come mi fosse pietra che sa quando cadermi sul cuore, schiacciandolo, vittima sfigurata di un incidente previsto.
Chiudere gli occhi, sconfinare nel mare delle emozioni, più espressive delle parole, più dolci di un caldo abbraccio, così profonde da superare il tempo e la distanza, perdersi in un sogno per ritrovarsi.
Il sole, a volte, è necessario averlo “dentro”.
Le sensazioni sono ciò che ricordi di una giornata e che rendono un’esistenza diversa da un’altra.
Nei momenti bui, la speranza è quella di avere dei raggi di sole a cui potersi aggrappare con tutte le forze.
Quando condividi il tuo tempo con persone che soffrono comprendi l’importanza di apprezzare le cose semplici della vita: un sorriso, un tramonto, una passeggiata, una carezza Dovremmo tutti essere disposti a condividere non solo le gioie, ma anche le sofferenze per dare valore alla vita.