Charles Bukowski – Stati d’Animo
Gioventù, brutta stronza, dove sei finita?
Gioventù, brutta stronza, dove sei finita?
Un vento dispettoso e impertinente scompiglia l’ordine distratto e casuale dei pensieri. Mulinelli di spensierate foglie percorrono improbabili sentieri d’autunno.
Ero troppo ubriaco per lamentarmi: sentivo solo il morso e la tristezza selvaggia di un’altra buona cosa persa per sempre.
Chiudi gli occhi e vestiti di emozioni, colora il tuo volto dei sogni che danzano dietro le tue palpebre chiuse e destati nel tuo Eden.
E se fossi io ad aver donato il mio cuore ed essere stata illusa? Non giudicare mai ciò che viene scritto, c’è sempre un rovescio della medaglia.
Consideratemi pure pazza per non rinunciare ad un amore che non c’è più. Io continuerò a credere stupidi quelli che non hanno mai saputo cos’è l’amore.
La mia pazienza con alcune persone si è persa lungo la via chiamata “vaffanculo”.