Charles Bukowski – Stati d’Animo
Non posso fare a meno di chiedermi se al mondo sia rimasto un angolo con un tavolo da sette dove si provano sentimenti autentici, dove c’è una bella risata vera. Spero di sì. Devo sperare di sì.
Non posso fare a meno di chiedermi se al mondo sia rimasto un angolo con un tavolo da sette dove si provano sentimenti autentici, dove c’è una bella risata vera. Spero di sì. Devo sperare di sì.
Da voce alla sofferenza, il dolore che non parla imprigiona il cuore agitato e lo fa schiantare.
La maggior parte della gente è terribilmente incompetente da un punto di vista professionale. Io pure, forse. Non ne sono del tutto sicuro. Una cosa invece di cui sono proprio sicuro è che sono in grado di prenderti a calci in culo. Non che sia importante, ma in qualche modo mi tranquillizza.
Io non capisco se il vuoto è in me o se io sto nel vuoto.
Quando si è Giovani, chiedere di essere amati per lo più si è castigati, chiedere di essere compresi per lo più si è incompresi, chiedere di essere perdonati per lo più si è allontanati, allora non chiedere, ama, comprendi, perdona come un uomo che con semplicità si attinge a bere in una sorgente di montagna dove vi fuoriesce dell’acqua Pura, Limpida, Fresca come è la tua vita.
Il mio cuore sta battendo più forte che mai, perché nessuno mai l’ha saputo far battere cosi… l’amore è l’esistenza di tutto ciò!
Se potessi afferrarne il silenzio. Se potessi congelarne i momenti, porterei con me l’emozione di quando da lontano maestosa si mostra e da vicino maestra di vita si svela.