Charles Bukowski – Stati d’Animo
La gente era sempre interessante da principio. Poi, lentamente ma inesorabilmente, spuntavano i difetti e la pazzia. Io significavo sempre meno per loro, loro significavano sempre meno per me.
La gente era sempre interessante da principio. Poi, lentamente ma inesorabilmente, spuntavano i difetti e la pazzia. Io significavo sempre meno per loro, loro significavano sempre meno per me.
Ho cercato di capire la vita ma la mattina mi da risposte diverse della sera, ho cercato di capire l’amore e il cuore batte un colpo al secondo per per dirmi che si può amare, ho cercato di capire le donne ma non sarei un uomo se ci avessi capito qualcosa, ho cercato di capire gli uomini e rimpiango il fatto di non essere nato donna.
Non sono stato mai la perfezione e mai lo sarò ma quello che regna in me solo a me appartiene e se decido di dividerlo o condividerlo con qualcuno quella non è mai una scelta a caso perché non solo deve esserne degno ma se lo deve guadagnare. Del resto stima, fiducia e amore non si comprano e non si regalano.
Brividi. Quell’istante prima, quella sensazione sulla pelle di un’emozione che da freddo, la pelle al sfiorarsi anche al solo desiderio di stare insieme. Giusto quell’istante da brividi, prima che i corpi s’accendono.
Non puoi dirmi che non so amare! Ho un cuore anche io, un cuore che ama nel modo sbagliato, un cuore che quando non ci sei non mi lascia mai in pace.
Mai dolore fu così grande da aver il desiderio di chiudere gli occhi per sempre. Il dolore è un amico austero ma leale, verso il quale bisogna avere un grande rispetto.
Il Natale non è un “modo” di avere, è un “modo” di essere: protendere non pretendere, lasciare il cuore come dono alle anime che non sono capaci d’amare.