Charles Bukowski – Tristezza
Anch’io ho sbattuto il mio entusiasmo contro un muro, lo prendevo a pugni fino a sanguinare e continuavo a picchiare, ma il mondo restava com’era, spiacevole, mostruoso, letale.
Anch’io ho sbattuto il mio entusiasmo contro un muro, lo prendevo a pugni fino a sanguinare e continuavo a picchiare, ma il mondo restava com’era, spiacevole, mostruoso, letale.
La solitudine può essere un purgatorio per il cuore o un paradiso per la mente.
Anche guidando in pieno sole estivo, musica, aria condizionata, programmi per il pomeriggio e una gran serata alle spalle mi fermo al semaforo, mi squadro lo sguardo sotto l’eye-liner e penso: sola.
È utopia pensare di svegliarsi senza sentire “il dolore” degli errori.
La sofferenza non è un punto di arrivo, ma un ottimo punto di partenza, dal quale si riparte avvantaggiati, perché il bagaglio dell’esperienza è più grande e noi notevolmente rafforzati.
Ognuno vive il dolore a modo suo: quello che per me è superficiale, per un altro potrebbe essere letale.
Ed improvvisamente mi aggrediva una cupa nebbia di tristezza, benché ragione non ci fosse capii col tempo perché accadde, nella tua anima il dolore nel mio corpo il rumore!