Charles Bukowski – Tristezza
Anch’io ho sbattuto il mio entusiasmo contro un muro, lo prendevo a pugni fino a sanguinare e continuavo a picchiare, ma il mondo restava com’era, spiacevole, mostruoso, letale.
Anch’io ho sbattuto il mio entusiasmo contro un muro, lo prendevo a pugni fino a sanguinare e continuavo a picchiare, ma il mondo restava com’era, spiacevole, mostruoso, letale.
Non è solitudine quando sono solo con me stesso. La mia solitudine è solitudine quando tu non ci sei neanche tra i pensieri miei.
Per me la morte significa ben poco. È l’ultimo scherzo in una serie di brutti scherzi.
Il tempo scorre sempre nella dolcezza, ma resta lento quando è amaro.
Ad un passo dalla luce ripiombo nell’oblio sopraffatto dalle mie paure.
Dicono che il Natale si trascorre con i chi vuoi bene, e allora perché io sono qui solo? Che mi sento solo e triste.
Spesso l’essere diversi ti porta verso una strada d’incomprensione, dolore e solitudine!