Chiara Micellone – Felicità
Oggi fra gente che brinda alla sua laurea, al proprio matrimonio, alla nascita del proprio figlio, io brindo alla mia rinascita.
Oggi fra gente che brinda alla sua laurea, al proprio matrimonio, alla nascita del proprio figlio, io brindo alla mia rinascita.
Sono le piccole cose che sorprendentemente regalano una gioia immensa accarezzando il cuore e disegnando sull’anima l’inizio di un nuovo percorso che darà un nuovo senso alla vita.
A correr di fretta si respira solo l’aria inetta della fatica che investe la vita di chi vorrebbe godere di un momento relax senza perdere il bello di quel cielo che fa sospirare di immensità.
Vivere felici è impossibile, ci sarà sempre il momento di sconforto, un attimo di debolezza e quello di lacrime. La vera felicità sono brevi attimi che vivi con il cuore leggero, quando sei vicino a qualcuno che cancella tutto il resto, ma solo momentaneamente. La vera felicità è potersi guardare dietro e vedere che hai camminato tra buche e burroni, ma non sei caduta e malgrado spesso sei rimasta appesa al bordo del precipizio hai sempre raccolto le forze necessarie per risalire. La vera felicità è potersi guardare dentro, perché a guardarsi dentro siamo tutti bravi, c’è chi lo fa di sfuggita e chi non va mai troppo a fondo, ma “potersi” guardare dentro, fino in fondo all’anima e poter sorridere è felicità. Perché tra tutte quelle cicatrici, tra tutti quei ricordi un po ammassati tra la polvere, tra tutte quelle batoste non ancora dimenticate e tutte quelle ferite non ancora guarite naviga una coscienza pulita!
Le persone sensibili sono quelle migliori, il problema è che sono quelle che osano di meno.
Gioire non è salire sulle ali d’un gabbiano, né cercar allegria per lasciare… viole appassite. Gioire è amare e amare è non chiedere… è dare come rami muoiono d’amore.
Uno dei segreti della felicità è una cattiva memoria.