Non è vero che non puoi sconfiggere il male che c’è dentro di te. Chi è davvero cattivo è male, il male non ce l’ha dentro, ce l’ha dappertutto e la cosa peggiore è che non se ne accorge. Comincia pure a sostituire la parola “male” con “consapevolezza”, sei a metà dell’opera e non te ne accorgi nemmeno.
Sbagliando si impara è vero, ma è vero anche che sbagliando si insegna a perdonare.
Le vere distanze sono quelle mentali, non quelle in chilometri.
Invecchiando realizzi come sia sprecato il tempo impiegato a fare ciò che non ti va di fare.
Un attimo ti mette al mondo e lo stesso attimo ti porta via, vivi intensamente la tua vita.
I grandi geni hanno le biografie più brevi.
Non vale proprio star male per chi fraintende, per un solo sbaglio cancella un mondo, offende. Non vale proprio la pena. Vale la pena alzarsi ogni mattina, sorseggiare in giardino o alla finestra il tuo caffè, coccolare il tuo cane e far tu le fusa al tuo gatto. Vale la pena leggere, cantare, fare e disfare progetti, vivere ogni giorno come un piccolo miracolo donato. Vale la pena credere di più in se stessi e molto meno a chi vorrebbe, a modo suo, spezzarti.