Chiara Micellone – Stati d’Animo
Senza di me, senza di te, senza di noi, questa vita diventa un labirinto senza senso, perché non ci si perde e non ci si ritrova più.
Senza di me, senza di te, senza di noi, questa vita diventa un labirinto senza senso, perché non ci si perde e non ci si ritrova più.
La primavera è uno scintillio continuo mentre il cuculo canta nei boschi, la melodia radiosa è nell’aria, tutto è allegria, i mandorli sono in fiore e qualche ape comparsa va da un fiore a un altro, i ruscelli scivolano a valle allegramente, qualche nuvola nel cielo blu gioca ogni tanto a nascondere il sole, mentre l’erba nei campi cresce, cresce, la dea primavera riveste la terra di bellezza e vigore! And io la osservo incantata.
Chi sono? Forse un genio forzato dalla follia ad esprimersi oppure un folle che pensa di essere geniale scrivendo.
I miei viaggi iniziano quando meno me l’aspetto, mi ritrovo a compiere il cammino nel labirinto che compone il mio io. La notte mi circonda ed io mi isolo, la mia musica nelle orecchie, non ho il classico foglio bianco davanti a me, tasti che spingo con velocità mentre le parole escono da sé. Eccolo. Quel viaggio inizia ora non posso sapere quando finirà. Dovrò attendere finché la mia anima non troverà la via per tornare a casa.
Cosa sai dei miei profondi silenzi. Cosa sai dei passi lasciati dietro che lasciano segni e segnano la mia direzione. Cosa ne sai tu se cammini su strade diverse. Che ne sai dei sorrisi belli come stelle lucenti e che in silenzio fanno compagnia. Cosa sai tu degli abissi profondi di un’anima, e di quel cuore innamorato della sua anima. Cosa ne sai tu, se non conosci chi sei, cosa vuoi, la tua strada, di dove andrai, se poi non comprendi il silenzio, e di quanta compagnia si trovi in un cielo stellato.
Bisogna sentirsi giovani dentro x non essere vecchi fuori.
Non è la sofferenza a spaventarmi, ho imparato ad amarla. È la tua e la sua sofferenza che mi uccide; è l’altrui dolore che non riesco a sopportare. Nulla è vero nel mondo della memoria, tutto è solo il mondo che ricordi, ed i tuoi occhi godono del futuro senza conoscenza, e con solo inutile speranza. Nulla è vero nel mondo del finito.