Chiara Micellone – Tristezza
Ciò che mi provoca più pena è la gente sprovvista di sensibilità. Credo che sia il deficit peggiore che un essere umano possa portare, essere ciechi nel cuore, illudendosi di sapere sempre dove mettere i piedi.
Ciò che mi provoca più pena è la gente sprovvista di sensibilità. Credo che sia il deficit peggiore che un essere umano possa portare, essere ciechi nel cuore, illudendosi di sapere sempre dove mettere i piedi.
No, niente di irreparabile, non è certo la fine del mondo. Non per te, sempre che tu non lo voglia.
Ci perderemo nel silenzio degli anni che passano. Dimenticherò la tua voce, tu dimenticherai la mia. E forse un bel giorno la riconosceremo nel bel mezzo del traffico di una città, poi ci volteremo e vedremo uno sconosciuto.
E più di tutto mi infastidisce chi pretende di insegnarci la vita e la sua freddezza, non conoscendo la nostra storia, non sapendo neanche la metà di ciò che hanno visto i nostri occhi. Non sempre chi decide di aprire il proprio cuore non conosce il mondo, anzi lo conosce fin troppo bene, ma non si rassegna a non amare. Si rassegna ad accettare la vita ed è coraggioso, molto più di quanto possa sembrare.
Batti o mio cuore, batti forte il tuo dolore, fino a divenire, nel petto addolorato, l’unico suono comprensibile.
Senza volerlo ho pensato alla tristezza!
Che dolore desiderare per chi non ha cielo nemmeno per sognare.