Chilone – Amico
I tuoi amici ti invitano a pranzo: arriva pure tardi, se vuoi. I tuoi amici ti chiamano perché tu li consoli: affrettati.
I tuoi amici ti invitano a pranzo: arriva pure tardi, se vuoi. I tuoi amici ti chiamano perché tu li consoli: affrettati.
Un’amico è quello che asseconda le tue follie, quando queste possono renderti felice. Ti impedisce di farle quando non andrebbero fatte.
Siamo nell’epoca del “farsi notare”. Nell’era dei cuori in bacheca e del poco tempo per stare davvero accanto a chi di noi, in quel momento, ha bisogno. Ma farsi notare non è farsi “ricordare”, entrare nell’anima delle persone. E un cuore puntato in bacheca non è di sicuro una dichiarazione di amicizia, a casa mia. Ci vuol ben altro. Molto altro.
Con amici simili, chi ha bisogno di nemici.
Fra i trent’anni e i quaranta sentiamo il bisogno di amici. Dopo i quaranta sappiamo che non ci salveranno più di quanto ci abbia salvati l’amore.
Finchè sarai felice avrai molti amici; se i tempi si faranno bui, resterai solo.
I “conoscenti” possono diventare amici. O lo sono stati un tempo.
Un’amico è quello che asseconda le tue follie, quando queste possono renderti felice. Ti impedisce di farle quando non andrebbero fatte.
Siamo nell’epoca del “farsi notare”. Nell’era dei cuori in bacheca e del poco tempo per stare davvero accanto a chi di noi, in quel momento, ha bisogno. Ma farsi notare non è farsi “ricordare”, entrare nell’anima delle persone. E un cuore puntato in bacheca non è di sicuro una dichiarazione di amicizia, a casa mia. Ci vuol ben altro. Molto altro.
Con amici simili, chi ha bisogno di nemici.
Fra i trent’anni e i quaranta sentiamo il bisogno di amici. Dopo i quaranta sappiamo che non ci salveranno più di quanto ci abbia salvati l’amore.
Finchè sarai felice avrai molti amici; se i tempi si faranno bui, resterai solo.
I “conoscenti” possono diventare amici. O lo sono stati un tempo.
Un’amico è quello che asseconda le tue follie, quando queste possono renderti felice. Ti impedisce di farle quando non andrebbero fatte.
Siamo nell’epoca del “farsi notare”. Nell’era dei cuori in bacheca e del poco tempo per stare davvero accanto a chi di noi, in quel momento, ha bisogno. Ma farsi notare non è farsi “ricordare”, entrare nell’anima delle persone. E un cuore puntato in bacheca non è di sicuro una dichiarazione di amicizia, a casa mia. Ci vuol ben altro. Molto altro.
Con amici simili, chi ha bisogno di nemici.
Fra i trent’anni e i quaranta sentiamo il bisogno di amici. Dopo i quaranta sappiamo che non ci salveranno più di quanto ci abbia salvati l’amore.
Finchè sarai felice avrai molti amici; se i tempi si faranno bui, resterai solo.
I “conoscenti” possono diventare amici. O lo sono stati un tempo.