Christian Merighetti – Tempi Moderni
Non c’è futuro nel mondo di oggi. Ci troviamo davanti a un vicolo cieco e siamo talmente assuefatti al dolore che sbattendo la testa ci sembra ancora di andare avanti.
Non c’è futuro nel mondo di oggi. Ci troviamo davanti a un vicolo cieco e siamo talmente assuefatti al dolore che sbattendo la testa ci sembra ancora di andare avanti.
Siamo circondati da uomini che si credono “superman” e da donne “barbie”. Tempi duri per chi ama la semplicità.
Ancor più importante della conservazione dei vecchi, sarebbe non far morire i giovani.
Oggi succede di tutto: anche l’ignorante offende l’intelligente ed ottiene consensi.
Siamo uno stato senza governatore, senza un Papa. Siamo un popolo che ha bisogno ora di un ottimo presidente del consiglio, di un grande Papa, di un buon capo di Stato. Il primo ci deve dar sicurezza il secondo ci deve far tornar ad amare il terzo ci deve far tornare credibili dinnanzi a tutti.
Lo hanno chiamato “divorzio breve” perché “è una cosa così lunga che è meglio che la finiamo qui” pareva brutto.
Dovrebbero chiamarsi referendum. In Italia quando li appoggia la chiesa si chiamano reverendum se riguardano la magistratutra e la politica si chiamano fregaturandum per gli Italiani sono ormai riderendum.