Cinella Micciani – Tristezza
Sei il mio grido disperato che si spegne in un baratro d’indifferenza e di bugie.
Sei il mio grido disperato che si spegne in un baratro d’indifferenza e di bugie.
Esiste un momento in cui le parole si consumano ed il silenzio comincia a parlare!
Perdo il controllo. Non so stare solo. Ho bisogno di… manco io so di cosa. Che rabbia! Ho un ipod in compenso. Eh sì, perché quando esci e sai che ti aspetta una giornata al sapore di asfalto polveroso a scuola e poi un tunnel di noia tra compiti, genitori e cane e poi di nuovo, fino a che morte non vi separi, solo la colonna sonora giusta può salvarti. Ti sbatti due auricolari nelle orecchie ed entri in un’altra dimensione. Entri nell’emozione del colore giusto.
Questa è la tristezza connessa ad ogni vita finita. […] Essa però non arriva mai a realizzarsi, e serve soltanto all’eterna gioia del trionfo. Donde il velo di tristezza, che si stende su tutta la natura, la profonda, insopprimibile malinconia di ogni vita.
Inciampai e caddi, intorno a me la gente continuava a camminare, ignorandomi, capii che avrei dovuto rialzarmi da solo.
Odio quando le persone mi fanno ricordare una persona a cui tengo tanto e che non vedo più. Sento un vuoto interno che solo quella persona può riempire. Mi viene da rimpiangere i giorni passati.
Alcuni pensieri sono insopportabili. Più provi ad allontanarli, più ti affollano la mente.