Cinella Micciani – Tristezza
Sei il mio grido disperato che si spegne in un baratro d’indifferenza e di bugie.
Sei il mio grido disperato che si spegne in un baratro d’indifferenza e di bugie.
Ti sei accorto che tra Me e Te c’è sempre una “e” in mezzo!
Se solo potessi farti capire che quando piangi la tua anima si rallegra, vedresti nella tristezza il volto puro di ciò che sei.
Amore… Brancolo nell’oscurità della mia anima, cammino fra le urla silenti del cuore. Sono vivo o sono morto?La sofferenza mi consuma come un pasto senza fine; il tempo s’è fermato eppur velocemente invecchio.Sangue, putrido sangue sgorga dal mio corpo e nelle ferite invisibili, ho perduto la ragione, ho abbandonato me stesso…Sono vivo e sono conscio; dunque m’appresto a varcare l’ultimo cancello. Mi volto dando uno sguardo alla vita, le sorrido e la saluto per sempre!Sono morto e giunto finalmente a casa; qui troverò la mia pace…Buio, calano le luci, si chiude il sipario… cosi finisce una miserabile carriera d’attore!Un’altra stella cadente, viene inghiottita dal vorace buco nero; nato e cresciuto, sotto il triste segno del mio universo smarrito…Addio Amore!
Non sono una macchina da guerra, io ho un cuore, un’anima, dei sentimenti e non ho un tasto off-on.
Com’era facile da piccola far sparire i dolori. Mi sedevo in un angolo per terra e abbracciavo le mie ginocchia, poi piangevo. Un pianto disperato e liberatorio. Alla fine si tirava su il naso e si pensava: beh, non sarà la fine del mondo. Adesso è tutto maledettamente complicato, così complicato che preferisci pensare che sei troppo grande per abbracciare le tue ginocchia, invece di ammettere che adesso, non sei più in grado di tirare su col naso e andare avanti.
Un foglio bianco, molta solitudine, qualche strappo al cuore e forse una guerra o due.