Cinzia Nateri – Anima
L’anima vive ciò che il cuore pulsa.
L’anima vive ciò che il cuore pulsa.
Il credere nell’esistenza di Dio, mi ha portato a credere nell’esistenza dell’anima: la “Flammula Dei” – come qualcuno l’ha definita – o la scintilla divina che è in ciascuno di noi. E il credere nella sua immortalità, ha fatto sì che io mettessi al bando il terrore della morte, che mi attanagliò nel periodo della gioventù, quando la mia esistenza era costellata di molti, intensi e, a volte, lancinanti dubbi.
A volte non riesco a trattenere con i versi le emozioni scaturite dalle tante immagini fluttuanti nella mia mente, non riesco a trattenere gli istanti passati tra i tanti ricordi, le tante fotografie o le tante frasi pronunciate…So solo che vagano cercando spazio, vagano cercando l’Animae la trovano ogni qualvolta una lacrima mi scivola via.
Ignorami, disse un pensiero, annegami nell’alcool, gridò un altro, soffocami, implorò ancora uno, ma nel frattempo affollavano la mia mente con le loro urla.
Per essere gentili non serve denaro. Serve un cuore ricco.
Una barca alla deriva ti può dare l’esatta collocazione di un’anima senza amore.
Non c’è consapevolezza…Pensiamo d’averla, ma sono tutte stronzate.Sai che la mattina ti devi alzare per andare a lavoro. Sai che una causa ha un suo effetto. Ma in realtà non sappiamo proprio un cazzo sul perché lo facciamo… e se è davvero quello che dovremmo fare!Per vivere? Per costruire un futuro? Cazzate!Non ne abbiamo idea… Riflettici!Non ne abbiamo idea!Siamo il risultato di un contorto e vomitevole pensiero umano.Ed ecco che s’invertono i ruoli!L’adulto ha meno consapevolezza del bambino. Uno paga le bollette e si etichetta responsabile e conscio appartenente alla razza umana. Senza sapere in realtà che cosa significhi.L’altro lo guarda dal basso… e si chiede cosa possa essere mai successo di cosi grave a quel adulto per fargli dimenticare l’unica cosa reale che aveva.Ed è arrivato il circo in città signori!Vi do i miei biglietti… Io ne sono nauseato.E sono nauseato anche da me stesso.Sono nauseato da questo bisogno di reale, di vero, di emotivo, di sentimentale, che non trova soddisfazione in questo putridume che è la razza umana.Sono nauseato…e stanco…