Cinzia Nateri – Matrimonio
Non serve avere una fede al dito se non si è legati dentro.
Non serve avere una fede al dito se non si è legati dentro.
Evoluzione o involuzione?I nostri trisavoli erano ancora i “capibranco” della famiglia e le nostre trisavole le “regine” del focolare domestico. Nonostante fosse unicamente l’uomo a decidere, da solo, chi prendere come moglie; nella quasi totalità dei matrimoni così contratti, regnava concordia, armonia, rispetto, protezione e amore. Già le femministe di allora hanno iniziato una lotta continua per “detronizzare” la posizione del maschio riuscendo, un poco per volta, a trasformare i “capibranco” in “ultime ruote del carro”.Oggigiorno separazioni, divorzi, battaglie legali e completo sfascio delle famiglie sono le conseguenze; quindi ne vinti ne vincitori, ma tutti perdenti.
Tutti abbiamo un posto nel cuore di qualcuno, e questo ci rende speciali.
Non puoi cambiare il mondo, ma puoi impedirgli di cambiare te!
L’infelicità di una donna ammogliata… dipende dall’uomo che ha sposato.
Il matrimonio è un compromesso. In una strada a due corsie con entrambi i sensi di marcia.
Personalmente, non vedo come possa essere meno romantico trovare marito su un catalogo piuttosto che farlo in un comune bar di periferia durante l’happy hour.