Cirillo Filippo Vescera – Frasi Sagge
Convertire in energia reale, i propri “voleri”
Convertire in energia reale, i propri “voleri”
Non voglio scappare, non bisogna mai commettere un’ingiustizia nemmeno quando la si riceve.
Eppure la vita c’insegna tanto ogni giorno! Ma nonostante ciò nessuno capisce o vuol capire. Siamo esili fili d’erba in balia del vento dell’esistenza. Possiamo essere spazzati via da un momento all’altro ma tutti fan finta di niente. Possiamo essere spezzati dal peso della nostra incoerenza e menefreghismo senza avviso, ma tutti fan finta che la vita a disposizione non sia solo un batter d’ali… eppure ogni giorno la vita ci mostra la durezza della sua silenziosa anima, che cerca valori ormai scomparsi nel buio di ognuno di noi. Ma nonostante ciò “l’egoismo fa da padrone” e la gentilezza è solo una bella canzone che ogni tanto ascoltiamo.
Le persone migliori non sono quelle che ti riempiono di belle parole per rassicurarti e tenerti in piedi lasciando accesa dentro te quella piccola luce di speranza. Le persone migliori sono quelle che si battono con te e per te. Sono quelle che ti dicono quanto stai sbagliando. Sono quelle che non lasciano speranze inesistenti ma dolorose verità. Le persone migliori sono quelle che anche se ti fanno male con il tempo capirai che quel dolore è stato il tuo bene. Le persone migliori sono rare, ma e le trovi tienile strette e fanne tesoro.
Inutile temere le parole, o montare in collera di fronte ad esse. Persino alcuni film fanno apparire certe realtà per quello che non sono. Perché rodersi?… Piuttosto si prende un pacchetto di popcorn, ridendo (con rispetto e timore) del male che crede di essere bene.
Finché è possibile senza doverti abbassare, sii in buoni rapporti con tutte le persone.
Noi siamo gli incompresi destinati alla comprensione degli altri; ma a certi altri consiglio di parlare come mangiano.Ad esempio a me piace mangiare pollo, pizza e patatine con le mani, come facevo da bambina quando non sapevo usare forchetta e coltello finché non ho imparato. Eppure mi diverte parlare come mangio soprattutto davanti ai “nobili” e alla “gente di potere”, mi diverte vedere le loro espressioni facciali e sentire i loro commenti da intellettuali etichettati. Mentre loro mormorano parole incomprensibili, io ho finito il mio pasto, saluto cordialmente e sono già fuori a passeggiare sotto un Cielo Meraviglioso e a ridere con il Creato.