Ciro Del Sorbo – Stati d’Animo
Guardo la solitudine di questo mare, toccando respirando e unendomi al tutt’uno che ci circonda, sentendomi parte viva e sensibile del mondo, come un fiore un albero una nuvola o il semplice soffio di vento…
Guardo la solitudine di questo mare, toccando respirando e unendomi al tutt’uno che ci circonda, sentendomi parte viva e sensibile del mondo, come un fiore un albero una nuvola o il semplice soffio di vento…
Nell’immensità dell’universo, un granello di sabbia, al mio confronto, è una montagna.
Ogni emozione è una carezza sul cuore.
Mentre ascolto una canzone, a volte rivivo inevitabilmente il ricordo a lei associato, la mente vola, mi emoziono ancora e in quel momento so perfettamente dove mi trovo.
Ci costruiamo roccaforti di significati dati a noi stessi per costruire sicure impalcature umane e sociali per poter vivere al meglio e non fare direttamente i conti e non dover tirare direttamente le somme di ciò che siamo. Ci imbastardiamo di significati che ci depauperano della nostra identità e ci fanno perdere, non ci riconosciamo più.
Che cos’è un’emozione? È sentire le farfalle nello stomaco, il respiro che si ferma in gola e il cuore che fa le capriole fino a farti male, è il luccichio negli occhi che ridono prima della bocca, è il percepire un dolce tremore, un brivido che ti scuote l’anima, è la voce di un respiro che lentamente si trasforma in un’infinito sospiro.
È solo un’intuizione, ma mi chiedo se tu potresti mai sentirti “a casa” da qualche parte, perché la casa non è un luogo, è una condizione della mente. Essere realmente a casa vuol dire sentirsi a casa nella propria pelle.
Nell’immensità dell’universo, un granello di sabbia, al mio confronto, è una montagna.
Ogni emozione è una carezza sul cuore.
Mentre ascolto una canzone, a volte rivivo inevitabilmente il ricordo a lei associato, la mente vola, mi emoziono ancora e in quel momento so perfettamente dove mi trovo.
Ci costruiamo roccaforti di significati dati a noi stessi per costruire sicure impalcature umane e sociali per poter vivere al meglio e non fare direttamente i conti e non dover tirare direttamente le somme di ciò che siamo. Ci imbastardiamo di significati che ci depauperano della nostra identità e ci fanno perdere, non ci riconosciamo più.
Che cos’è un’emozione? È sentire le farfalle nello stomaco, il respiro che si ferma in gola e il cuore che fa le capriole fino a farti male, è il luccichio negli occhi che ridono prima della bocca, è il percepire un dolce tremore, un brivido che ti scuote l’anima, è la voce di un respiro che lentamente si trasforma in un’infinito sospiro.
È solo un’intuizione, ma mi chiedo se tu potresti mai sentirti “a casa” da qualche parte, perché la casa non è un luogo, è una condizione della mente. Essere realmente a casa vuol dire sentirsi a casa nella propria pelle.
Nell’immensità dell’universo, un granello di sabbia, al mio confronto, è una montagna.
Ogni emozione è una carezza sul cuore.
Mentre ascolto una canzone, a volte rivivo inevitabilmente il ricordo a lei associato, la mente vola, mi emoziono ancora e in quel momento so perfettamente dove mi trovo.
Ci costruiamo roccaforti di significati dati a noi stessi per costruire sicure impalcature umane e sociali per poter vivere al meglio e non fare direttamente i conti e non dover tirare direttamente le somme di ciò che siamo. Ci imbastardiamo di significati che ci depauperano della nostra identità e ci fanno perdere, non ci riconosciamo più.
Che cos’è un’emozione? È sentire le farfalle nello stomaco, il respiro che si ferma in gola e il cuore che fa le capriole fino a farti male, è il luccichio negli occhi che ridono prima della bocca, è il percepire un dolce tremore, un brivido che ti scuote l’anima, è la voce di un respiro che lentamente si trasforma in un’infinito sospiro.
È solo un’intuizione, ma mi chiedo se tu potresti mai sentirti “a casa” da qualche parte, perché la casa non è un luogo, è una condizione della mente. Essere realmente a casa vuol dire sentirsi a casa nella propria pelle.