Ciro Isaia – Stati d’Animo
In questo momento vorrei fissare gli occhi al cielo per poter guardare milioni di stelle e attendere con ansia fino al punto di essere abbagliato in mezzo a tanti riflessi da quella più luminosa.
In questo momento vorrei fissare gli occhi al cielo per poter guardare milioni di stelle e attendere con ansia fino al punto di essere abbagliato in mezzo a tanti riflessi da quella più luminosa.
È poco importante quanto tu sia grande, ciò che è essenziale è quanto sia il tuo valore.
Oggi guardavo un piccolo ragno che vive in un vaso di fiori appeso ad un lampione in riva al lago. Mezzo di locomozione gratuito la sua ragnatela, saliva e scendeva dal vaso quando gli faceva comodo.Sotto al vaso c’era una siepe con le sue ragnatele e la relativa provvista cibo.Nel vaso c’erano fiori e un fresco tappeto di muschio. Il panorama era stupendo. Clima ventilato in estate e temperato in inverno. Tutto gratis! Due piccole anatre volavano libere felici da una sponda all’altra del lago. Due cani cagavano nel lago e uomini e donne vi facevano il bagno coccolando i loro cani. Un cane si accomodò sul lettino mettendo il culo proprio dove la donna appoggerà poi il viso. Ma siamo proprio sicuri di essere noi la specie superiore?
Le delusioni mi hanno insegnato a non dare più fiducia troppo facilmente alle persone, a valutarle e dare ascolto sempre al mio sesto senso, che è l’unico che non mi ha mai delusa.
Quando le delusioni diventano troppe, quando le cicatrici sono sempre presenti, fidarti, credere a qualcuno diventa quasi impossibile. Diventi “esigente” solo per non farti ancora del male. Noti tante cose perché capisci che in quelle piccole cose ci sono le attenzioni che meriti e che malgrado tutto saresti ancora pronta/o a dare. E allora basta un nulla per farti capire se devi rimanere o andare via, anche perché hai imparato che chi vuole esserci c’è e tutto il resto sono solo fottute scuse.
Non mi piace essere all’altezza delle aspettative altrui. Io sono io e non cambio per nessuno prendere o lasciare. Punto.
In mancanza d’altro… lecco le mie ferite.