Sono per un’arte che prende le sue forme dalla vita, che si contorce e si estende impossibilmente e accumula e sputa e sgocciola, ed è dolce e stupida come la vita stessa. Sono per l’artista che sparisce e rispunta con un berretto da muratore a dipingere insegne e cartelloni.Sono per l’arte che viene fuori come un pennacchio di fumo e si disperde nel cielo.
L’arte, in certe circostanze, scuote gli animi mediocri, e interi mondi possono essere rivelati loro…
I “maestri” del nulla, hanno le classi piene!
Il sentimento dell’artista è la sua legge.
È il lavoro dell’artista creare tramonti quando non ce ne sono.
Un quadro, un racconto o un romanzo sono impressioni dirette della vita.
Non essere più là dove io mi stavo, eccolo il miracolo.È un infinito che si ripete.